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La bicicletta del mistero |
Prendo questa espressione dall’avvocato Lovati in quanto a mio avviso rende proprio l’idea di quegli elementi della scena del crimine che confondo l’investigatore e lo portano su false piste. Una di queste false piste è la questione della bicicletta. Se la bicicletta fosse o meno presente davanti casa Poggi verso le 9:30 è un elemento irrilevante. In quanto Chiara molto probabilmente è morta fra le 11 e le 11:30. Inoltre un tutta sincerità non considero le testimonianze oro colato, per tante ragioni. I testimoni possono ricordare male, possono avere falsi ricordi (il cosiddetto effetto Mandela), possono avere delle antipatie che li portano a testimoniare il falso. Nel caso di Melania Rea i testimoni hanno, in buona fede, dichiarato il falso semplicemente perché hanno confuso i giorni in cui hanno visto Parolisi con la moglie a colle san marco. Muschitta ha fatto delle dichiarazione.. poi ha ritrattato.. secondo me non ci sono state pressioni.. forse qualcuno gli ha fatto notare che testimoniare il falso era una reato per cui è prevista la reclusione. Consiglio di leggere anche questo post: I testimoni non sono oro colato. E questo ovviamente l’ha fatto ritornare su sui passi. Anche la questione dell’attizzatoio ritrovato nel canale è frutto di suggestione.. di dicerie che si sono diffuse ma sono prive di fondamento. La gente, parla, chiacchiera, uno dice una cosa l’altro ne capisce un’altra.. finché di bocca in bocca le cose si trasformano in qualcosa di completamente diverso. Se anche la bicicletta fosse realmente la prova che qualcuno è andato a trovare chiara è molto probabile che poi sia venuto/a via e non abbia nulla a che fare con la morte della ragazza. Poi per ovvie ragioni lo ha nascosto. Ovvie ? Si ovvie perché ormai sappiamo che le procure e i procuratori non ci vedono tanto bene e sparano sentenze in modo superficiale, emotivo e pressapochista. Per cui è umano avere paura di chi non è in grado di fare indagini rigorose. Stasi, sollecito, knox, pacciani, tutti casi la cui colpevolezza non è mai stata provata con assoluta e incontrovertibile certezza, anzi alcuni sono poi risultati totalmente estranei ai fatti. Anche le ricerche trovate salvate sulla famosissima pennina usb sono fumo negli occhi, sono cose che stimolano la fantasia ma potrebbero non avere nulla a che fare col delitto, e secondo me non hanno nulla a che fare col delitto. Chiara era una ragazza semplice, metodica, onesta, prudente e riservata. Non sarebbe mai andata a interessarsi di cose pericolose o che avrebbero messo a repentaglio la sua vita. Fra l’altro lei era spaventata dalla possibilità di essere visitata dai ladri. Quindi una persona onesta e timorosa. Questo non significa che chiara non fosse curiosa dal punto di vista intellettuale.. ma non sarebbe mai andata ad interessarsi di cose pericolose o che non la riguardavano. Inoltre ne avrebbe parlato quasi sicuramente con Alberto. È vero quello che dice Zanella, che il rapporto fra Chiara e Alberto non era intenso e si vedevano non quanto ci si potrebbe aspettare da due innamorati a quell’età. Quindi, sì era un rapporto non strettissimo, ma comunque se Chiara avesse saputo delle cose scottanti le avrebbe sicuramente confidate al fidanzato. Sicuramente al 100%.